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REGIONE, APPELLO DI CONFESERCENTI AI CANDIDATI: «SI AUTORIZZI L'ESERCIZIO PROVVISORIO PRIMA DEL VOTO»
Pescara, 5 dicembre – Un appello rivolto ai candidati di tutti gli schieramenti ed ai consiglieri regionali, affinché si autorizzi prima del voto l'esercizio provvisorio del bilancio regionale. A lanciarlo è la Confesercenti, che in un documento scaturito dalla sua Presidenza regionale rinnova l'allarme sulla situazione dell'economia abruzzese.
«Mai come in questo momento la situazione è critica» sintetizza il presidente di Confesercenti, Beniamino Orfanelli, «perché accanto alla recessione ed alla forte contrazione dei consumi, che si ripercuote per prima sulle imprese commerciali, in Abruzzo si vive anche una grave incertezza istituzionale, che blocca ogni ipotesi di investimento. È necessario che la politica faccia un passo avanti verso le imprese e autorizzi, prima del voto, l'esercizio provvisorio del bilancio della Regione».
«La mancata autorizzazione dell'esercizio provvisorio sarebbe una catastrofe per l'economia abruzzese» sottolinea il segretario di Confesercenti Enzo Giammarino, «gli indici sullo stato di salute di questa regione sono ormai drammatici. I consumi sono in calo, la natimortalità delle imprese sta evidenziando per la prima volta dopo anni un saldo negativo, le banche stanno rallentando l'erogazione di crediti anche di piccoli importi. A differenza di altre regioni, l'Abruzzo non può contare neppure sugli stanziamenti straordinari ai fondi rischi dei confidi che, altrove, stanno contribuendo a dare una boccata d'ossigeno all'economia. Nei prossimi mesi» rileva Giammarino «circa 2 mila 500 piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dell'artigianato e dei servizi potrebbero scomparire, e con loro verrebbero bruciati circa 5 mila posti di lavoro. Per questo è necessario ogni sforzo» chiede il segretario di Confesercenti «e sarebbe necessario che si riunisca prima del voto il Consiglio regionale per autorizzare l'esercizio provvisorio, in modo che il nuovo governo regionale, pur se in dodicesimi, possa iniziare a governare ed aprire poi una stagione di corresponsabilità fra politica, imprese e lavoratori dipendenti che determini il rilancio dei consumi e degli investimenti».
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