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PESCARA. OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO DA PAGARE DUE VOLTE, I BALNEATORI: «SUCCEDE COSI' DA 25 ANNI, BASTA CON QUESTO STILLICIDIO»

Pescara, 16 gennaio – Sono diversi i balneatori di Pescara che in questi giorni stanno ricevendo dal Comune cartelle esattoriali per l'occupazione del suolo pubblico, con importi anche superiori ai 70 mila euro. Ma per la stessa occupazione del stesso suolo pubblico, i balneatori pagano già la licenza demaniale: ogni anno sono costretti a ricorrere contro le cartelle di pagamento, e vincere puntualmente. Eppure, nonostante decine di vittorie nei ricorsi, anche quest'anno è ripreso l'invio delle cartelle pazze.
«E' uno stillicidio che va avanti da almeno 25 anni» denuncia la Fiba-Confesercenti di Pescara, «ogni anno gli imprenditori ricorrono contro le cartelle e ogni anno vincono il ricorso. Non capiamo perché il Comune si ostini in questo capriccio che costringe le imprese ad assumere avvocati per ricorsi che vincono puntualmente. L'occupazione del suolo pubblico» dice la più rappresentativa associazione di categoria «è una voce che contribuisce a definire il costo della licenza demaniale, per il semplice fatto che per lunghi tratti di costa, il marciapiede è di proprietà demaniale. Il Comune, da oltre due decenni, ci chiede invece di pagare una seconda volta l'occupazione del suolo pubblico: ma ogni volta che questa richiesta va in giudizio, il Comune ne esce sconfitto. Un atteggiamento delle istituzioni favorevole alle imprese» dice Fiba-Confesercenti «chiederebbe di evitare l'invio di queste cartelle, che pesa sulle casse comunali per spese legali ormai fisse ma senza l'incasso di un solo centesimo, visto che questi ricorsi hanno sempre dato ragione alle imprese». Secondo la denuncia di Fiba, anche a imprenditori che hanno vinto il ricorso nel 2008 sono già arrivate cartelle di pagamento contro cui, nel 2009, si ripeterà per ovvie ragioni il ricorso stesso.
«Della vicenda abbiamo discusso a maggio 2008 con l'allora assessore Camillo D'Angelo» dice Fiba-Confesercenti «ma dopo quell'incontro non c'è stato alcun ulteriore contatto sulla vicenda. Ci aspettavamo una riconvocazione prima del nuovo invio delle cartelle».




 

 
           
 
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notizia pubblicata il 1/17/2009

 
     
 
   

 

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