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MONTESILVANO. CENTRO COMMERCIALE, I COMMERCIANTI: «SI RISCHIA UNA CATASTROFE, IN PERICOLO 300 POSTI DI LAVORO»

Pescara, 16 gennaio – E' un secco "no" quello che arriva dai commercianti di Montesilvano alla scelta del Comune di dare il via libera all'apertura di nuovi centri commerciali.
Secondo le prime stime del centro studi di Confesercenti, in una contingenza economica così critica, l'ulteriore calo di affari per i commercianti di Montesilvano - conseguenza immediata dell'apertura di nuovi centri commerciali - si tradurrebbe nel giro di 6 mesi in una perdita complessiva di 300 posti di lavoro, con la polverizzazione di oltre 200 piccole e medie imprese.
«Ci chiediamo in quale mondo vivano questi amministratori» dice Gianni Taucci, direttore provinciale di Confesercenti, «la loro proposta lascia esterrefatti. Siamo di fronte all'ennesima promessa di posti di lavoro, ma questi amministratori abbiano anche il coraggio di dire che la grande distribuzione operante sull'area urbana in queste settimane sta licenziando decine di dipendenti perché il mercato è saturo. Prendiamo atto» sottolinea Taucci «che anche in questo caso chi in campagna elettorale si erge a difensore delle piccole e medie imprese, una volta arrivato al potere si piega agli interessi della grande distribuzione, umiliando in questo caso migliaia di imprese commerciali che lavorano a Montesilvano». Il "no" di Confesercenti è netto: «Prima di pensare di sfigurare ulteriormente una città, un'amministrazione seria mette a punto uno studio tecnico che evidenzi il fabbisogno di nuova grande distribuzione. Ma non lo fa perché sa che nessuno direbbe che a Montesilvano c'è richiesta di nuovi centri commerciali: l'area urbana di Pescara è quella che in Italia ha la più alta concentrazione di grande distribuzione, che già oggi arranca per l'eccessiva concorrenza. In tutta Italia si stanno sviluppando realtà alternative e moderne come i consorzi di via e i centri commerciali naturali, ma in realtà» dice Taucci «a Montesilvano resiste una politica che preferisce le clientele elettorali allo sviluppo duraturo di una città e di un'economia».
Uccidere il piccolo commercio a Montesilvano, sottolinea ancora Taucci, «vorrebbe dire mettere a rischio anche il mercato turistico: ci chiediamo chi possa avere piacere nel frequentare una destinazione turistica dove le strade sono prive di vetrine, bar, ristoranti».
Per questo Confesercenti sta lavorando in questi giorni per organizzare un Forum per lo sviluppo di Montesilvano, che contrasti l'arretratezza e l'inconsistenza della proposta del Comune e metta a punto soluzioni innovative. «Stiamo prendendo contatti con i sindacati dei lavoratori dipendenti e le associazioni dei consumatori, perché solo la maggioranza e l'opposizione al Comune di Montesilvano non si sono accorte che il mondo sta cambiando». Infine in direttore dell'associazione imprenditoriale stigmatizza il comportamento dell'assessore al commercio: «Ci ha coinvolti nella campagna per bloccare i prezzi, e i commercianti hanno aderito con convinzione. Oggi, invece, si parla del futuro loro e delle centinaia di dipendenti ma tutto si fa alle loro spalle».



 

 
           
 
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notizia pubblicata il 1/17/2009

 
     
 
   

 

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