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PMI, A RISCHIO 60 MILA AZIENDE IN ITALIA
Pescara - Il ruolo delle pmi al centro del Forum Confesercenti che si tiene oggi a Napoli nella difficile congiuntura economica che soprattutto per le regioni del sud potrebbe davvero essere assai pesante. Confesercenti con il convegno di Napoli avvia una nuova esperienza di azione fra le pmi, questa volta dell'industria, partendo proprio dal sud il cui divario è determinato anche da ritardi che vanno ridotti con riforme ed interventi strutturali profondi. Napoli, con questo convegno di oggi (presso l'Hotel Royal Viale Partenope 38/44) tiene a battesimo una nuova esperienza associativa nazionale Confesercenti, "Fare impresa" indirizzata al mondo della piccola impresa industriale.
Fabio D'Onofrio, nella relazione di apertura ha evidenziato la "preoccupazione delle pmi di rimanere isolate nella fase delicata di crisi economica che stiamo attraversando. Serve per questo una iniezione di fiducia ma soprattutto un sostegno concreto alle piccole e medie imprese affinchè possano crescere, anche in dimensione. Ma le necessità inderogabili delle pmi per la crescita riguardano anche le infrastrutture, l'accesso al credito, la semplificazione burocratica, la riduzione delle tasse e un sostegno forte alle imprese del meridione affinchè possano realmente competere sul mercato internazionale". "E' necessario - ha affermato D'Onofrio - un'accelerazione nell'attuazione di quello "Small Business Act" presentato nel giugno 2008 dalla Commissione europea e che contiene proposte di azioni politiche da attuare a livello europeo e negli Stati membri per valorizzare milioni di piccole e medie imprese europee, di cui 6 milioni sono attive nel nostro paese".
"Questo convegno - afferma Massimo Vivoli nella relazione conclusiva - indica anche un’altra strada: quella di non lasciare sole le pmi alle prese con la recessione. Di offrire loro anche prospettive di tipo organizzativo, solidale, con valori in grado di motivare la voglia di tenuta, di andare avanti che anima tanti piccoli imprenditori del nostro paese e del sud. Potremmo dire che questa iniziativa appare perfino controcorrente: ma è un bene che sia così, che si affermi nel momento di maggiore dispersione economica e sociale la positività del ritrovarsi insieme, del condividere ideali ,obiettivi, richieste comuni e farli diventare una piattaforma in grado di resistere alle avversità. E’ importante, credo, che uno dei modi per infondere nuova fiducia nelle pmi sia quello di credere in esse anche offrendo possibilità nuove di aggregazione e sintesi delle loro esigenze fondamentali. E su questa direttrice di marcia ci stiamo muovendo".
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