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REGIONE, ALL’AQUILA LA PROTESTA DEI COMMERCIANTI: «IN CONSIGLIO UNA LEGGE STRAVOLTA, ORA SI RIFLETTA»
L'Aquila – «In questa settimana i gruppi consiliari riflettano sui danni che la legge che stavano per approvare può portare all’economia abruzzese. E si ricordino che in campagna elettorale tutti avevano promesso sostegni alle piccole e medie imprese». Lo affermano Beniamino Orfanelli ed Enzo Giammarino, presidente e direttore della Confesercenti abruzzese, dopo aver guidato all’Aquila una nutrita delegazione delle Confesercenti provinciali per chiedere al Consiglio regionale di non approvare la proposta di legge sul commercio stravolta dai lavori dei consiglieri.
«Tutte le rappresentanze della piccola, della media e della grande distribuzione» dicono Orfanelli e Giammarino «hanno firmato un accordo con la giunta per la nuova legge sul commercio, trovando un punto di equilibrio fra le diverse esigenze. Questo accordo è stato stravolto in Consiglio esponendo l'economia abruzzese al rischio di vedere gravemente indebolito il suo tessuto commerciale: è necessario pertanto un intervento deciso del presidente Gianni Chiodi e dell’assessore Alfredo Castiglione, che sono stati sconfessati dai consiglieri regionali». Secondo l’associazione imprenditoriale «la legge, così come è stata stravolta, è inaccettabile e rappresenta un grave danno per le piccole e medie imprese di questa regione, già provate da una presenza abnorme della grande distribuzione. La legge rischia di umiliare le piccole imprese e di avvantaggiare solo pochi grandi speculatori delle aree industriali. Per questa ragione» dicono Orfanelli e Giammarino «è assolutamente necessario che si riparta dal testo concordato con le associazioni imprenditoriali, anche per evitare una frattura grave fra istituzioni e imprese».
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