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CHIETI, IMPRENDITORI RICONSEGNANO AL SINDACO LE CHIAVI DELLE AZIENDE: “STROZZATI DALL’AUMENTO DELLE TASSE LOCALI, COSI’ NON ANDIAMO AVANTI”
Chieti, 22 gennaio – «Non vogliamo morire di tasse». È stata questa la scritta che ha aperto il corteo di commercianti, artigiani, piccoli imprenditori della provincia di Chieti, che per la prima volta sono scesi in piazza per protestare contro l’aumento delle tasse locali che, in alcuni comuni della provincia come lo stesso capoluogo, ha raggiunto record del 300 per cento. A lanciare la manifestazione sono state le principali associazioni provinciali di imprese: Confesercenti, Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio. Le associazioni hanno chiamato a raccolta i propri aderenti in piazza Vico, nel centro della città di Chieti, per poi sfilare lungo corso Marrucino e raggiungere piazza Valignani, dove di fronte alla sede provvisoria del Comune si sono alternati al microfono i presidenti ed i direttori delle associazioni, gli associati, i rappresentanti dei consorzi di via. «Il mercato è crollato, ma le amministrazioni locali sembrano non averlo ancora capito – ha sottolineato Lido Legnini, direttore provinciale di Confesercenti Chieti, aprendo gli interventi – e le nostre imprese continuano ad essere considerate come dei bancomat. Ma non abbiamo più la forza per sostenere tali pretese, oggi riconsegniamo simbolicamente le chiavi delle attività perché gli amministratori capiscano che imporre aumenti così elevati è fuori da ogni razionalità». «Non la daremo vinta a nessuno – ha sottolineato, chiudendo i lavori, Franco Menna, presidente provinciale di Confesercenti – e non abbasseremo le nostre saracinesche. Le nostre imprese sono il cuore pulsante dell’economia italiana e non ci arrenderemo». Al microfono si sono alternati anche Letizia Scastiglia, direttore di Cna Chieti, il direttore di Confartigianato Daniele Giangiulli, il segretario di Casartigiani Dario Buccella, la presidente di Confcommercio Marisa Tiberio. A conclusione della manifestazione, commercianti e artigiani hanno depositato simbolicamente le chiavi delle attività in una cassa che è stata consegnata simbolicamente al sindaco di Chieti Umberto Di Primio.
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