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CARO GREGGIO, FAIB-CONFESERCENTI ABRUZZO: «COLPITE FAMIGLIE E IMPRESE, GESTORI FORTEMENTE PENALIZZATI»
Pescara, 9 gennaio – Il 2008 è iniziato con i fuochi d’artificio dei prezzi del petrolio. Il record storico, 100 dollari al barile, è stato toccato dopo aver più volte rinviato, per un soffio, l’appuntamento.
Il riflesso sull’economia mondiale ed europea, oltre che italiana, non si farà attendere e continuerà a colpire le famiglie ed il sistema produttivo.
La Faib-Confesercenti d’Abruzzo, la federazione delle imprese operanti nella distribuzioni carburanti, guarda a questa nuova ventata di aumenti con grande preoccupazione.
«La ricaduta sul prezzo alla pompa sarà inevitabile e rischia di accelerare quel processo che punta a destrutturate la rete distributiva» spiega la direzione di Faib-Confesercenti Abruzzo, «al centro della contesa c’è un mercato che cresce ogni giorno e che solo nel 2007 ha toccato in Italia i 50 miliardi di euro. Una torta grandissima, che fa gola agli speculatori internazionali che rischiano, con le loro azioni, di mettere in crisi le economie e strangolare il sistema distributivo italiano».
«Purtroppo – aggiunge la direzione regionale di Faib-Confesercenti – al di la degli alti e bassi congiunturali, l’aumento del prezzo del greggio è un dato strutturale, determinato da un aumento della domanda mondiale e dalle crisi geo-politiche che investono i paesi produttori. Tutto ciò è inevitabile che si rifletta sui comparti produttivi. Il rischio – prosegue l’associazione di categoria – è che gas ed energia elettrica ne risentano rapidamente. Ma prima di tutto saranno le famiglie a pagarne il prezzo maggiore poiché vedranno crescere i prezzi dei carburanti e dei prodotti di prima necessità, nella formazione dei quali le componenti “trasporto” e “logistica” sono determinanti. Allo stesso tempo i gestori saranno fortemente penalizzati da tali aumenti che incideranno sui volumi di erogato e dunque sui redditi delle loro imprese».
«C’è da augurarsi» aggiunge il vertice della Faib «e lo chiediamo con forza, che gli interventi di sterilizzazione dell'IVA previsti dalla legge finanziaria siano messi immediatamente in vigore. Così come è necessario ridurre l’impatto delle accise su tutti i prezzi che riguardano l’energia e avviare una nuova politica energetica per il paese».
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